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16/12/2015

Vade retro luce blu - Magazine Parco Corolla

Tv, smartphone e tablet possono creare fastidi agli occhi.
I consigli di Salmoiraghi & Viganò
 
La maggior parte delle fonti luminose emette luce blu dalle lampadine a risparmio energetico allo xeno agli Lcd e i Led, presenti nei sistemi di illuminazione ambientale e nei dispositivi digitali quali monitor PC, monitor TV, smartphones e tablets, tutte le “nuove sorgenti luminose”, progettate per migliorare e facilitare la nostra vita, contengono una proporzione di luce blu superiore a quella delle tradizionali lampadine del passato.
Nella nostra vita quotidiana, è sempre maggiore il tempo che si trascorre davanti ai dispositivi digitali; tanto che il 30% delle persone li utilizza per circa 6 ore al giorno, il 14% per circa 10 ore.
È da rilevare, inoltre, che gli utilizzatori di apparati digitali assumono distanze sbagliate, posture viziate e sono circondati da una illuminazione ambientale insufficiente oppure troppo diffusa.
È importante riconoscere che trascorriamo molto più tempo guardando “da molto vicinoˮ rispetto al passato.
La ragione è che spesso la luminosità dello sfondo è eccessivamente ridotta. «Il problema – spiegano gli esperti di Salmoiraghi & Viganò - riguarda anche i bambini: “Miopia scolasticaˮ è il termine che indica la crescente tendenza alla miopia rilevata tra i bambini quando iniziano a frequentare la scuola. Se non dedichiamo tempo sufficiente alla visione per lontano, i nostri occhi hanno poche opportunità di rilassarsi e, sostanzialmente, “disimpariamoˮ la capacità di accomodare rapidamente a varie distanze.
Ne deriva il cosiddetto affaticamento degli occhi dovuto all'uso di dispositivi digitali.
Inoltre, la nostra cornea viene idratata meno frequentemente dal liquido lacrimale, poiché quando fissiamo un display digitale è naturale battere le palpebre meno spesso».
Le conseguenze possono essere affaticamento e stress degli occhi.
Nel caso peggiore può venire addirittura compromessa la visione.

Come proteggersi dalla Luce Blu?
Se indossiamo gli occhiali prevalentemente in ambienti chiusi, è logico che le lenti per occhiali bianche non necessitino di protezione UV.
Tuttavia, è possibile scegliere lenti bianche con filtro per la luce blu ma perché?
È opportuno, innanzitutto, utilizzare lenti trattate con standard di elevata qualità e che possiedano la capacità di “schermare” l’occhio dalle radiazioni blu.
Da Salmoiraghi & Viganò, al Parco Corolla, sono, oggi, disponibili lenti di nuovissima generazione che incorporano, al loro interno, un fotopigmento il quale, quando irradiato dalla luce, si attiva creando uno schermo protettivo che blocca solo le radiazioni blu impedendone l’interazione con le strutture oculari.
La radiazione della luce blu emessa da sorgenti luminose artificiali o dagli schermi può essere irritante o causare affaticamento agli occhi di alcune persone. Un filtro blu può garantire una visione più nitida: le diverse lunghezze d’onda della luce visibile vengono rifratte in modi leggermente differenti dalla cornea e dal cristallino; per questo motivo non tutte raggiungono lo stesso punto focale sulla retina.


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